Sellero è un paese della Valle Camonica, conosciuto per il parco delle incisioni rupestri preistoriche degli antichi Camuni, primo sito Unesco d’Italia, situate in diverse aree del territorio, tra cui la zona di Carpene, dove si trova la più grande raffigurazione nota di rosa camuna, un simbolo inciso migliaia di anni fa, riconoscibile nello stemma della Regione Lombardia. A Sellero ci sono anche le opere di arte lignea barocca delle chiese di Santa Maria Assunta e di San Giacomo a Novelle, un grazioso centro storico e molto altro, tra cui la chiesa di San Desiderio, tra le più antiche della Valle Camonica.
L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE SMart
Nel periodo dal 18 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023, l’Associazione culturale SMArt - Spettacolo Musica Arte propone una rassegna di presepi realizzati da artisti, artigiani e appassionati: tra loro Gigi Beretta, Adriano Ricci, Gino Vanoli e Mauro Bernardi. Domenica 18 dicembre sarà possibile visitarli nella chiesa di San Desiderio, una delle più antiche della Valle Camonica. Sono in programma anche visite guidate gratuite, in mia compagnia, agli affreschi della chiesa, con una passeggiata nel centro storico fino al presepe del Put del Re. È necessaria la prenotazione (informazioni su whatsapp al 329.3104262). Per restare aggiornati sulle iniziative natalizie, seguite l’Associazione SMart su Facebook o su Instagram . L’esposizione di presepi nella chiesa di San Desiderio sarà aperta dalle 14:00 alle 16:00 nei giorni 24, 26 e 31 dicembre, il primo, il 6 e il 7 gennaio.
LA CHIESA, CENOBIO O XENODOCHIO
Divitie si affluant, nolite cor apponere. Nella ricchezza, anche se abbonda, non mettete il cuore. (Salmo 61,11 raffigurato nel cartiglio di un affresco di San Desiderio)
Una dedicazione molto antica e controversa quella di San Desiderio: sono pochissime le chiese bresciane intitolate a questo santo, festeggiato il 23 maggio, la cui identitàa è incerta: potrebbe trattarsi di San Desiderio di Langres o di San Desiderio di Vienne, entrambi francesi, entrambi vescovi ma vissuti in secoli differenti. C’è anche un terzo Desiderio: la probabile fondazione altomedievale della chiesa sarebbe legata ai possedimenti camuni dell’ultimo re dei Longobardi. Forse la chiesa era la cappella di un piccolo cenobio di monaci o di uno xenodochio, che accoglieva i pellegrini in transito lungo la Via Valeriana - proprio dove ora passa il Cammino della Via Valeriana - che univa la Valle Camonica al Lago d’Iseo e alla Pianura Padana. In origine San Desiderio dipendeva dalla pieve di San Siro a Cemmo (XII secolo) e la struttura presenta evidenti tratti dell’architettura romanica lombarda.
IL CENACOLO DI SAN DESIDERIO A SELLERO
All’interno di San Desiderio si trovano affreschi, emersi durante gli ultimi restauri, che scandiscono i passaggi storici della chiesa e appartengono quindi a periodi differenti. Tra quelli meglio conservati, una piccola cappella rinascimentale dedicata alla Madonna con Santa Caterina d’Alessandria e San Girolamo, dipinta dalla scuola del pittore locale Giovan Pietro Da Cemmo, alcune figure trecentesche di Apostoli di Johannes De Volpino (o Maestro di Sommacampagna), rappresentazioni di volti ancora più antichi, simili a quelli del Monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo, datati al XII - XIII secolo e un Cenacolo davvero interessante.
Una parte dell’affresco purtroppo è andata perduta ma resta la rappresentazione della stanza, con la tavola rettangolare e dieci delle tredici (o quattordici, se si considera anche San Mattia) figure originarie: al centro Cristo, che appoggia la mano sinistra sulle spalle di un giovane San Giovanni; Bartolomeo con il coltello in mano; un apostolo con capelli e barba bianchi; altre figure non identificabili; un personaggio che sembra dire: “Sono forse io, Signore?” e l’immancabile Giuda Iscariota, caratterizzato dalla posizione, dai tratti marcati e dalla borsa con i trenta denari, il prezzo del tradimento. Sulla tavola imbandita, l’agnello sacrificale, con pani, pesci, bicchieri di vino.
La disposizione e lo stile sono molto simili a quelli del Cenacolo della chiesa di Santo Stefano a Carisolo (TN), pure chiesa cimiteriale, dipinto nella seconda metà del Quattrocento nell’ambito della scuola dei Baschenis , una progenie di pittori bergamaschi attiva per un paio di secoli anche nelle province vicine. Fino al 15 dicembre, a Bienno, sempre in Valle Camonica, grazie all’Associazione Borgo degli artisti, in Casa Valiga è visitabile una installazione, Il VetroCenacolo, opera del maestro vetraio Silvano Signoretto che riproduce, attraverso oggetti di vetro, il dipinto di Carisolo: si tratta di una iniziativa che promuove il progetto LoCAR, ispirato alla leggenda di Carlomagno che da Pavia attraversa la Valle Camonica diretto proprio a Carisolo.
IL PRESEPE DEL PUT DEL RE A SELLERO
Ventiquattro edizioni e tanto impegno per l’associazione Amici del Presepio di Sellero, per ricordare un giovane del paese, Oscar Pelucchetti, scomparso nel 1998. Da allora i volontari si occupano di allestire, nella valletta percorsa dal torrente Re, uno dei presepi più belli della provincia di Brescia e non solo, visibile dal ponte. Sarà la tappa conclusiva della nostra passeggiata a Sellero.
ITINERARI E VISITE GUIDATE
Arte lignea barocca in Valle Camonica
Romanico camuno, pieve di San Siro e monastero di San Salvatore
Monastero di San Pietro in Lamosa
Incisioni rupestri della Valle Camonica
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