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Immagine del redattoreDaniela Rossi Saviore

La meridiana catottrica dell’Annunciata di Piancogno

Un piccolo globo di luce indica il trascorrere del tempo e scandisce il ritmo della giornata. Nel chiostro del convento francescano dell’Annunciata di Piancogno, in Valle Camonica, è visibile un raro esempio di meridiana catottrica: ce ne sono solo una decina in tutta Italia.


Esiste il tempo? La misura di ogni istante della vita che passa è una delle ossessioni contemporanee, pesiamo ogni minuto e il ritardo è considerato un peccato grave. Siamo sempre stati così? Quando abbiamo cominciato a possedere l’illusione del controllo del tempo? Per migliaia di anni, l’umanità ha impostato esistenza e cultura sul ciclo delle stagioni e sul movimento degli astri. Nel corso dei secoli, questo bisogno è diventato sempre più significativo: già nel Medioevo la società mercantile emergente necessitava di riferimenti temporali certi, scanditi dai rintocchi di una campana o dalle grida dei banditori. Fino al terzo millennio, arrivato a concepire lo zeptosecondo: in un secondo ce n’è un trilione di miliardi.


LA MERIDIANA

Un bastone conficcato nel suolo, la sua ombra che gira intorno e segue il movimento del sole: tutto questo deve essere sembrato magico al primo essere umano che costruì una meridiana. Gli orologi solari erano già conosciuti durante il Neolitico, per costruirli sono necessarie notevoli competenze astronomiche e di calcolo. I primi orologi meccanici compaiono solo alla fine del XIII secolo. Le meridiane che ancora oggi vediamo sui muri di case e palazzi spesso seguono il sistema italico, basato sulla suddivisione della giornata in 24 ore, calcolate a partire dal tramonto. È un metodo per capire quante ore di luce abbiamo a disposizione: se, per esempio, l'ombra dello gnomone indica il numero 21, basta contare quante ore mancano per arrivare a 24 (3 ore) e otteniamo le ore di luce che ci separano dal tramonto.


LA MERIDIANA CATROTTICA

In Italia le meridiane catottriche sono solo una decina e due si trovano in provincia di Brescia, nel chiostro della chiesa di San Cristo in città e in Valle Camonica, nel convento dell’Annunciata di Piancogno. L’autore è probabilmente Joseph Maria Tosetti, nato in Svizzera e morto nel convento di Santa Maria della Pace, ad Alzano Lombardo (BG), che s’ispirò a un’invenzione di Isaac Newton. In provincia di Bergamo ci sono altre sei meridiane catottriche, altre due sono a Roma. Risalgono al Settecento, quando era ancora in vigore il sistema delle ore italiche, poi sostituito da quello “alla francese”. Al posto dello gnomone (l’asta che crea l’ombra sul quadrante solare), la meridiana catrottica ha uno specchio, che indica le ore proiettando un piccolo globo di luce, di solito sulla volta di copertura del chiostro. Oltre alle ore, indica anche il passaggio del Sole nello zodiaco, equinozi, solstizi e segna il mezzogiorno in diverse parti del mondo.




IL TEMPO NON ESISTE

Il giorno non dura 24 ore esatte, questo numero esprime una media di valori variabili. Inoltre, l’ora indicata dal nostro orologio raramente corrisponde a quella astronomica. Se fosse mezzogiorno, il sole dovrebbe trovarsi sempre allo zenit ma non è detto che sia così, dipende da dove siamo, oltre che dal giorno e dal mese. A Trieste, mezzogiorno arriva diversi minuti prima che ad Aosta e sulla cima del Monte Bianco i minuti scorrono più veloci che lungo le rive dello Ionio, perché le variazioni dipendono anche da fattori quali l’altitudine. Tempo medio e tempo reale quindi non sempre coincidono. L’accordo internazionale per un riferimento unico è recente, risale al 1883, quando si stabilì anche la suddivisione in fusi orari, con la definizione comune dell’ora media.


Pian piano, il tempo scivola dalla mano degli angeli a quella dei matematici: lo mostra bene la cattedrale di Strasburgo, dove due meridiane costruite a distanza di pochi secoli sono sorrette rispettivamente da un angelo (la meridiana del 1200) e da un matematico (la meridiana della fine del 1400). Carlo Rovelli, L’ordine del tempo

Il tempo è qualcosa di assai complesso e non è affatto una linea che collega passato, presente e futuro, come noi immaginiamo: lo spiega molto bene il fisico Carlo Rovelli, nel suo libro “L’ordine del tempo”, che vi invito a leggere. Dovremmo essere più attenti a ogni istante, perché solo il presente esiste ed è reale. La meridiana dell’Annunciata di Piancogno è un meraviglioso artefatto che rende concreta l’illusione di poter controllare il tempo che fugge, in un luogo incantevole, dove il tempo sembra essersi fermato. È possibile visitarla su richiesta.



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  • Borno, passeggiata nel centro storico

  • Bienno, colle del Cristo Re


Per visite guidate 339.6672031.

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