Se l’ondata di caldo dell’estate 2022 sta diventando insopportabile, concedetevi una giornata di respiro in Valle Camonica, vallata alpina che spazia dal Lago d’Iseo fino ai 3538 metri della vetta dell’Adamello, uno dei più grandi ghiacciai delle Alpi. Il cambiamento climatico in corso ha portato un anticiclone subtropicale africano che proprio in questi giorni sta battendo senza tregua: il riscaldamento globale è un fenomeno confermato da dati e statistiche, oltre che dalla nostra percezione, e il clima sta davvero cambiando. Sono temi complessi persino per i più esperti, è arduo comprendere le cause di tutto questo e ancora di più fare previsioni per il futuro.
Che cosa possiamo fare?
Sono solo una guida turistica ma trovo che un bel libro, una passeggiata nell’ombra di un bosco e una consapevolezza maggiore verso temi quali la protezione dell’ambiente, la riduzione degli sprechi e un senso di responsabilità esteso anche alle prossime generazioni siano un ragionevole punto di partenza. Posso quindi suggerirvi cinque proposte più una per le vostre passeggiate, da scegliere in base ai vostri interessi, disposte in ordine di altitudine discendente:
PONTE DI LEGNO
quota 1258 mslm
Conosciuto in tutto il mondo per gli sport invernali e il turismo della neve, Ponte di Legno può essere una sorpresa, con un piccolo centro storico che regala scorci di una poesia inaspettata: il punto esatto in cui nasce il fiume Oglio, dove si uniscono i torrenti Frigidolfo e Narcanello, o gli altari dorati della chiesa parrocchiale, in cui si esprime tutta la bellezza della scultura lignea barocca prodotta dalla scuola dei Ramus, intagliatori di area nordica, originari della Valle Camonica. Ancora, gli edifici legati alla ricostruzione dopo il bombardamento del 1917. Da Ponte di Legno si può salire verso i 1800 metri del Passo del Tonale, per visitare il sacrario militare e le sculture dei primi del Novecento di Timo Bortolotti. Una delle mete più fotografate è il villaggio alpino di Case di Viso, con la malga in cui si produce il formaggio Silter. Dal paese si può partire per una lunga passeggiata, in mezzo alla natura, lungo il corso del torrente, fino all’area attrezzata della Val Sozzine.
VALSAVIORE
quota 1210 mslm
I panorami della Valsaviore sono leggenda: il senso del magico aleggia ovunque, in questa vallata laterale della Valle Camonica, che conosco molto bene perché ci vivo. Paganesimo, streghe, rimandi alla cultura celtica, esseri mostruosi come il Badalisc, una strana creatura mezza capra e mezzo serpente, con un enorme testone peloso, che racconta tante storie fantastiche; ci sono poi aree archeologiche, scorci con baite alpine, boschi estesi di abete rosso che profumano di fresco. Potete visitare i paesi di Saviore e di Cevo, con angoli etnografici di cultura alpina, chiese barocche e romaniche, il museo della Resistenza, e assaggiare la specialità gastronomica della Valsaviore, il fatulì, che qui è nato: è un piccolo formaggio affumicato con il legno aromatico del ginepro, prodotto con il latte crudo della capra bionda dell’Adamello.
TEMÙ
quota 1144 mslm
Incorniciato da vette che superano i tremila metri, Temù presenta percorsi che vanno oltre il turismo invernale e le attività sportive, per cui è noto: nel centro storico, visitate gli altari barocchi della parrocchiale seicentesca dedicata a San Bartolomeo Apostolo, con una curiosa Natività, in cui i pastori hanno le fisionomie degli antichi abitanti di Temù. Sempre su questo tema, date un’occhiata anche alla chiesa di Santa Maria nella frazione di Pontagna. Per chi ama la storia: in località Desert sono emersi i resti di un’abitazione dell’Età del Ferro con diversi reperti preistorici; per la storia recente, il museo della Guerra bianca in Adamello e le vicende che hanno portato alla costruzione degli impianti idroelettrici del Pantano d’Avio.
BORNO
quota 912 mslm
L’appellativo “altopiano del sole”, che indica tutta l’area nei dintorni di Borno, proviene di certo dalla posizione privilegiata ma anche dalle figure umane con un grande copricapo raggiato, incise durante la preistoria sulle stele del IV-III millennio avanti Cristo ritrovate in zona. Nell’Oratorio di Sant’Antonio, gli affreschi di Callisto Piazza, con una Sacra Conversazione che ben rappresenta i moduli stilistici del Rinascimento. Nel centro storico, torri e palazzi decorati, il museo fotografico di Villa Guidetti e molto altro. Per le escursioni, ci sono il Lago di Lova e la Riserva Naturale Boschi del Giovetto di Paline. A poca distanza da Borno inoltre c’è il Convento della Santissima Annunciata, un complesso abitato dai frati cappuccini, in cui si possono visitare i chiostri, la cella del Beato Innocenzo da Berzo, il museo di arte sacra e un notevole ciclo di affreschi rinascimentali.
EDOLO
quota 720 mslm
Tra il passo del Tonale e il passo dell’Aprica, Edolo è una cittadina ideale per chi cerca un compromesso tra il fresco e un’altitudine più ridotta. Chi ama l’arte può scoprire la scultura lignea barocca dei Ramus, nota famiglia di intagliatori locali, nella parrocchiale di Santa Maria Assunta, oppure gli affreschi di Paolo Da Caylina il Giovane nella Chiesa di San Giovanni. Il centro storico di Edolo è caratterizzato da vialetti e palazzi nobiliari, con portali scolpiti e dimore antiche, come la trecentesca Casa Zuelli, che presenta una strana figura a tre teste. Il percorso può concludersi con una passeggiata lungo l’Oglio, con tratti alberati e la brezza che proviene dal fiume.
BIENNO
quota 445 mslm
Bienno è in una zona di media montagna, sulle colline della Val Grigna, ma ci sono alcuni punti in cui la sensazione di frescura è notevole: se a questo poi aggiungiamo che si tratta di uno dei borghi più belli d’Italia ed è bandiera arancione del Touring Club, davvero vi trovate in uno dei posti imperdibili della Valle Camonica. Per sentire il fresco naturale, provate a sostare davanti alla grande ruota idraulica del mulino museo oppure a rilassarvi nell’antro ombroso della fucina museo. Dopo avere visitato il centro storico, andate fino al Colle della Maddalena, dove svetta la statua del Cristo Re che abbraccia un panorama a 360 gradi sulla Valle Camonica. Se vi va di affrontare un percorso un poco più impegnativo, salite allora sul colle del Cerreto, ne vale davvero la pena perché lungo il percorso troverete le opere di land art del Bosco di Quercus, un progetto di Daniela Gambolò e Alberto Dalla Valle Art, dell’associazione Borgo degli artisti di Bienno, che culmina nel grande gufo Rocco, ultimo personaggio di un racconto inventato proprio per questo itinerario.
La storia che hai appena letto nasce dalla mia esperienza come guida turistica e come giornalista. Scriverla ha richiesto ore di ricerche e di impegno. Se ti è piaciuta, se ti ho donato qualcosa, sostieni la mia attività: iscriviti al mio profilo Instagram, alla mia pagina facebook, vieni ogni tanto a trovarmi sul sito oppure chiamami per una visita guidata al 339.6672031. Grazie mille!
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