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Scuola di ragazze: la bimba del Pitocchetto

Immagine del redattore: Daniela Rossi SavioreDaniela Rossi Saviore


Donne che lavorano, Giacomo Ceruti detto Il Pitocchetto

Una delle immagini più commoventi della pittura bresciana è quella di una bambina ritratta fra il 1720 e il 1725 circa da Giacomo Ceruti, detto "Il Pitocchetto", perché prediligeva la povera gente, nel dipinto Donne che lavorano. La tela fa parte del Ciclo di Padernello ed è esposta al Museo di Santa Giulia, a Brescia, in attesa della riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo.

Il volto della piccola esprime una determinazione fuori dall'ordinario: cerca di leggere un libro, accompagnata nel gesto dalla mano di una donna adulta, forse la madre, che sembra volere dirigere il suo destino verso una condizione migliore rispetto alle ragazze che, alle sue spalle, stanno lavorando a maglia. La scena è calma e serena ma gli abiti, rattoppati in alcuni punti, descrivono una vita di fatica e miseria. Lo studio diventa l'unica via di riscatto sociale.


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