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Un volto con quattro occhi, suggestioni gotiche a Edolo

Immagine del redattore: Daniela Rossi SavioreDaniela Rossi Saviore

Nel centro storico di Edolo, in via Cesare Battisti, c’è Casa Zuelli, una delle dimore nobiliari più interessanti dell’Alta Valle Camonica. L’edificio è caratterizzato da elementi architettonici in stile gotico. La facciata riporta una data, il 1350. Lo stemma sopra il portale, d’oro a tre bande scaccate d’azzurro e d’argento, testimonia l’appartenenza alla famiglia dei nobili ghibellini camuni Federici. Manca la mezz’aquila, aggiunta solo dopo il 1411 quando, con Giovanni Federici, ottennero il titolo di Conti di Edolo e Dalegno.

Lo strano volto con quattro occhi scolpito nel capitello di una finestra è l’immagine della Trinità definita “vultus trifrons”. Padre, Figlio e Spirito santo sono raffigurati come un’unica persona, secondo un’iconografia che si afferma a partire dal XII secolo. Nell’antichità, anche Cerbero, Serapide ed Ecate erano rappresentati in un modo simile. Con la Controriforma, tutti i possibili riferimenti a culti pagani furono osteggiati. Nel 1628 papa Urbano VII dichiarò eretica questa immagine, con la conseguente distruzione di dipinti e sculture, quindi la scultura di Edolo rappresenta una rarità sopravvissuta nel tempo.

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Edolo (BS) Casa Zuelli

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