La Fondazione “Annunciata Cocchetti”, che fa capo all’Istituto delle Suore Dorotee di Cemmo, in vent’anni ha svolto un ruolo significativo nel fare cultura dentro la storia in Valle Camonica. Tra le iniziative più interessanti, la pubblicazione di una serie di studi sull’arte locale.
Il volume “Callisto Piazza in Valle Camonica - Ambienti e tecniche”, scritto dagli storici dell’arte Sara Marazzani e Vincenzo Gheroldi, è stato pubblicato dalla Tipografia Camuna nel 2005. Descrive l’attività del pittore lodigiano tra il 1526 e il 1529 circa, in particolare nei cicli murali di Erbanno, in Santa Maria del Restello, e di Borno, nell’Oratorio di Sant’Antonio. In 112 pagine gli autori concentrano indagini e riflessioni sull’attività giovanile dell’artista, forse allievo di Girolamo Romanino, con approfondimenti sulle tecniche impiegate in quanto manifestazioni di precise scelte d’identità e di schieramento culturale nel Cinquecento bresciano. Le opere di Callisto Piazza sono presenti anche a Breno, presso il CaMus - Museo Camuno, a Esine, Cividate Camuno, Capriolo, Villongo, Brescia, e a Milano, nella Pinacoteca di Brera.
La seconda parte del libro è dedicata agli apparati, con una raccolta di immagini dettagliate, riprese a luce radente, schemi d’interpretazione degli affreschi, grafici, note tecniche e una bibliografia di riferimento.
SOMMARIO
Callisto Piazza verso la Valle Camonica:
formazione, spostamenti, attività
Geografia e risorse ambientali:
i materiali e le lavorazioni degli intonaci
Un indicatore culturale:
il sistema di intonacatura
Tradizioni tecniche e pratiche esecutive:
i dipinti murali di Erbanno e di Borno
Stratigrafie, pigmenti, leganti:
indagini sul ciclo di Erbanno
Tavole, tele e tele a colla:
dalla valle Camonica verso Lodi
Nuovi temi tecnici e continuità:
il caso di Dovera
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